giovedì 24 luglio 2014

Napoli e un attacco (da scudetto?) tra gli intoccabili e quelli con la valigia in mano.

Quest’anno, come non mai, l’attacco del Napoli soffre di un vero e proprio sovraffollamento. L’arrivo di Michu è la ciliegina di una torta che rischia di cadere per terra (e sarebbe un vero peccato!) se non si dovessero trovare i giusti equilibri nella rosa che dovrà affrontare la stagione che verrà.
Vediamo com'è la situazione:

GLI INTOCCABILI

                                                                       Dries Mertens

Il mio preferito, ancor prima di vederlo giocare con la maglia azzurra. Dimostrò di volere Napoli e quella squadra. Ricordo quando twittò la foto del vocabolario italiano perché doveva imparare la lingua ma gli si vorrebbe bene anche se non “spiccicasse” una sola parola. Ciò che conta è il linguaggio dei piedi e quello Dries lo parla a meraviglia.
Più assist che goal in questa stagione:  lo scorso anno ha realizzato 13 marcature in 47 presenze per una media dello 0,3 a partita. Ripeterà la doppia cifra anche quest’anno? Me lo auguro con tutto il cuore!.

                                                                    Gonzalo Higuain

Il campione che sostituì, o meglio dire spodestò, Cavani nel cuore dei napoletani. A Madrid l’hanno rimpianto insieme al suo collega Callejon (anche se poi è arrivata la vittoria della decima Champions). Il primo anno napoletano è stato ricco di goal e di piccoli infortuni (che si spera non ricapitino anche quest’anno).
24 reti e tanti assist in 46 presenze: un ottimo biglietto da visita da consegnare a tutte le difese che l’anno prossimo proveranno a contrastarlo. Una media di un goal ogni due partite, da migliorare assolutamente!.

                                                                    Lorenzo Insigne

L’uomo della finale di Coppa Italia, una doppietta che ha consacrato la prima vera stagione da protagonista con la maglia del Napoli. Un napoletano che gioca nella sua squadra del cuore è un vero sogno da vivere ma la pressione è sempre dietro l’angolo. Lo scugnizzo ha inciso più per intensità di gioco che per realizzazioni nello scorso anno, solo 9 reti in 51 presenze. Quest’anno la doppia cifra deve essere un MUST per il numero 24. #dajelorè !


                               Josè Maria Callejon

La rivelazione, la sorpresa, il colpo di mercato, Josè Maria Callejon. Chiamatelo come volete tanto bastano i numeri per lasciarci sempre più a bocca aperta. 20 reti in 52 presenze (per una media di quasi un goal ogni due partite) e una intelligenza tattica spaventosa. Sa sempre trovarsi al posto giusto al momento giusto. Il suo sogno quest’anno è quello di raggiungere la finale di Champions per affrontare il suo idolo, nonché ex compagno del Real Madrid, Cristiano Ronaldo. Io mi accontenterei dello scudetto ma sognare non costa nulla.

                                           Miguel Pérez Cuesta (conosciuto come Michu)

La scommessa, una vera scommessa. Un anno fermo ai box per infortuni e tante promesse sono il bagaglio che porta con se dalla Premier League e se Benitez l’ha voluto fortemente ci si può fidare.
Michu è un uomo di calcio che vive per il calcio: nel  2012, insieme a Santi Cazorla e Juan Mata, decise di acquistare delle azioni del Real Oviedo, squadra che ha dato i natali calcistici giocatore, per garantire la Segunda División B  del calcio spagnolo. Quella scommessa  fu vittoriosa, non dovrà esser da meno quella con il Napoli.

QUELLI CON LA VALIGIA IN MANO (?)

                                                                Duvan Esteban Zapata

Chi non si ricorda quel fantastico goal in Champions League siglato allo Stade Vélodrome contro l'Olympique Marsiglia, dopo essere subentrato nel corso della gara a Gonzalo Higuaín? Meraviglioso!.
Duvan recentemente ha espresso il desiderio di restare, come non dargli torto?  Lo scorso anno ha realizzato 7 reti in 22 presenze per una media di 0,3 goal a partita. Però se pensiamo che nella maggior parte dei casi è partito dalla panchina il suo valore tende a salire non poco.

                                                                                                                                                      Goran Pandev

Un po’ mi dispiace perché è stato uno degli eroi del triplete dell’Inter e al Napoli ha dato grande esperienza. Alla terza stagione ha siglato 8 reti in 41 partite confermando il suo trend ma da tempo sembra andare avanti una trattativa con la Fiorentina. Il problema è legato a un ingaggio troppo oneroso per la viola ma Aurelio De Laurentiis sa che questo è l’ultimo anno di contratto del macedone.



                                                                       Eduardo Vargas

Benitez in conferenza stampa dichiarò che se non fosse arrivata un’offerta irrinunciabile sarebbe stato contento di poter puntare sull’esterno cileno che ha fatto un figurone ai mondiali brasiliani. Con Mazzarri il giocatore si bruciò troppo velocemente e sarebbe giusto dare una chance a chi  qualche anno fa si classificò secondo (dietro a un certo Neymar) per il premio del pallone d’oro sudamericano.
L’anno scorso tra Gremio e Valencia ha siglato 14 reti in 62 presenze e questo potrebbe essere finalmente l’anno giusto per dimostrare di meritare la maglia azzurra.


Probabilmente solo uno dei tre resterà in maglia azzurra. Se dovessi scegliere non avrei difficoltà a dire che il desiderio di vedere Vargas allentato da un signor allenatore (mica da quel cocciuto di Mazzarri) prevarrebbe su tutti i sentimentalismi verso chi ha costruito una parte di storia del Napoli targato De Laurentiis (Pandev) e prevarrebbe anche sulla fiducia che si potrebbe dimostrare nei confronti di un Zapata che ha sempre seguito senza mai lamentarsi gli ordini di Benitez facendosi trovare sempre pronto.

Comunque vada #ForzaNapoliSempre :)

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